Nel Medioevo di Navelli

Navelli
Navelli scorcio

Navelli, che come un mantello di case copre la collina, appare inaspettato per chi percorre l'antico tratturo, oggi la SS17.

Greggi ed eserciti sono transitati per questa piana nel corso dei secoli: centinaia di pecore portate a svernare nei pascoli della costa, lasciandosi alle spalle il gelo di Campo Imperatore; e mitici soldati di ventura alla conquista di castelli e città.

Questo borgo, di antica origine vestina, affonda le sue radici nella storia dell'Abruzzo aquilano contribuendo alla fondazione de L'Aquila. Intriganti sono le storie, forse leggende, che raccontano di navi crociate, laghi e spiagge: una nave fa parte dello stemma comunale e si trova inciso su pietra in diversi punti del paese.

Certamente non è leggenda la coltivazione del bulbo che ha reso Navelli famoso in tutto il mondo: il crocus da zafferano. I primi bulbi portati, si racconta, da un monaco benedettino nel XIV secolo hanno dato origine alla fortunata produzione di questa preziosa spezia costosa come l'oro e che, dicono, qui ha trovato clima e terreno giusti per farne il miglior zafferano che esiste al mondo.

Ho percorso la Statale 17 forse centinaia di volte e ogni volta ho ammirato questa cascata di case bella in ogni stagione, così bella da sentire appagata la mia curiosità di fotografo solo vedendola da fuori. Poi, un giorno, ho deciso di entrare... ed è stato amore a prima vista: un centro storico medioevale ben conservato con orgoglio, credo, dai pochi abitanti che lo popolano.

Archi e gradinate

Gradinate, archi, porte, vicoli, particolari, architetture spontanee saranno i soggetti della giornata. Si parlerà di prospettiva, linee cadenti, composizione. Consigliamo come sempre l'uso di un treppiedi, l'ottica principe sarà il grandangolare ma anche teleobiettivi per la ricerca di composizioni e prospettive particolari.

Navelli panorama

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