Bussi sul Tirino


Bussi sul Tirino, Pescara
Bussi sul Tirino, panorama

I documenti più antichi che testimoniano l’esistenza di Bussi portano la data dell'anno 1092, quando alcuni stabili del castello erano posseduti dal monastero di San Benedetto in Perillis; ma la sua storia ha origini certamente più antiche quando da pago divenne villa chiamata Bucsi dai romani forse per l'abbondante presenza della pianta di bosso (boxus in latino).

Bussi sul Tirino
Bussi sul Tirino, piazza del castello

Nel periodo alto medievale la vicinanza al fiume Tirino favorì insediamenti di ordini monastici, i Benedettini vi fondarono la chiesa di Santa Maria di Cartignano, di cui oggi restano splendide rovine, che fu cella dell'abbazia di Montecassino. In seguito, abbandonato dai frati cassinesi, il monastero sorto intorno alla chiesa divenne grangia di San Liberatore a Maiella e nel XVIII secolo passò in proprietà dei monaci Celestini. Nel 1377 i Cantelmo, duchi di Popoli, acquisirono il castello di Bussi con i diritti annessi e lo possedettero fino al 1579. In seguito la proprietà passò di mano a vari duchi, baroni e granduchi fino all’abolizione del feudalesimo da parte dei Bonaparte nel 1806.

Oggi è parte della provincia di Pescara e il suo territorio delimita il confine con quella dell’Aquila.

Bussi sul Tirino. Santa Maria di Cartignano
Bussi sul Tirino. Santa Maria di Cartignano

Santa Maria di Cartignano, dall’architettura romanica, è il manufatto medievale più importante; all’inizio del novecento fu ritrovata sepolta da detriti alluvionali, i complessi lavori di ricostruzione si protrassero per tutto il secolo, l’edificio è stato ricostruito parzialmente e presenta un impianto a tre navate divise da archi su colonne quadrangolari. La facciata, semplice e austera, culmina con il campanile a vela e ed è arricchita da un rosone. nella parte posteriore l'abside semicircolare racchiude un semplice altare in pietra. A Sud-Ovest dell'abitato si trova la singolare Torre triangolare di Sutrium, di origine alto-medievale che costituisce un esempio unico nel territorio abruzzese.

Bussi sul Tirino, portale del castello
Bussi sul Tirino, fontana e portale del castello

Bussi è posto su una collina a 344 metri s.l.m., la sommità è dominata dalla massiccia mole del palazzo-castello mediceo, la cui attuale configurazione, di proprietà della famiglia De Sanctis, è frutto di numerose modifiche. L'edificio, a pianta rettangolare con corpi di fabbrica racchiusi attorno ad un elegante cortile, è munito a Nord di un'alta torre quadrilatera con beccatelli. Conserva un portale di pregio, decorato da bugne di diverse dimensioni, e alcune belle bifore.

Tutto intorno al castello è un susseguirsi di stretti vicoli, archi, gallerie, slarghi dove è piacevole perdersi alla scoperta di architetture spontanee dalle chiare origini medioevali.

Singolare è la presenza di una iscrizione murata nella facciata di una abitazione dove doveva esserci la strada di accesso al paese, il testo riporta le tariffe di pedaggio per attraversare il “Passo di Bussi”. Singolare che alla voce "meretrice" corrisponda: niente s'esigga.

Bussi sul Tirino. Passo di Bussi, tariffe di pedaggio
Bussi sul Tirino. Passo di Bussi, tariffe di pedaggio

Importante è sempre stata la presenza del fiume Tirino, dalle acque limpide e copiose ricche di pesci e gamberi, che unito alla presenza di argille favorì lo sviluppo dell’arte della ceramica. La floridissima produzione artistica e di vasellame da cucina andò scemando quando si cominciò ad utilizzare le acque per la produzione elettrica per alimentare il vicino complesso industriale elettrochimico.

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