Monte Pallano


Monte Pallano, le mura megalitiche. Bomba, Chieti
Monte Pallano

Grandi, vaste, e sorprendenti ruine di antichissimo castello si rarvisano a tre miglia distanti da Atessa verso mezzogiorno. La sua forma era quella della più inespugnabile fortezza fondata sopra di un monte a bella posta spianato, e di tanta eminenza, che a chiaro giorno vi si possono scorgere le coste di Dalmazia di là dall'Adriatico, ed i monti della Marca nello Stato della Chiesa. Tutta l'estremità , o circonferenza del monte, che comprender potrà circa cinque miglia di giro, è cinta di mura, e vi si ravvisan puranche vestigia di porte, e di torri. È cosa incredibile quanto forti, e spaziose sieno queste fabbricazioni, superando di larghezza sette passi ordinarj di un uomo, secondo gli avanzi, che vi restano da per tutto. I loro materiali consistono in macigni enormi tagliati in quadro, o a parallelogrammi di pietra calcarea, alla foggia degli Etrusci, a' quali, senza fallo, riportar se ne deve la nobile costruzione, in cui non si avverte né cemento, né calcina di sorta alcuna...

Monte Pallano, le mura megalitiche. Bomba, Chieti
Monte Pallano, porta a Valle

Così l'Abate Domenico Romanelli, Prefetto della Biblioteca dei Ministeri del regno di Napoli e vissuto a cavallo dei XVIII e XIX secoli, descriveva i resti della città  italica di Pallanum nella sua Topografia Istorica.

Ancora oggi non si può che restare stupiti dalla possanza delle mura costruite con enormi massi che solo popoli eccezionali hanno potuto mettere uno sull'altro.

“Mura Paladine” vengono chiamate dagli abitanti del luogo, fantasticando su epici Paladini di Carlo Magno impegnati nella costruzione di questa fortezza, altri attribuiscono a mitici Ciclopi l'edificazione di queste mura, appunto, ciclopiche.

Passeggiando ai piedi delle mura è facile perdersi nelle più fantasiose congetture per cercare le soluzioni tecniche adottate per erigerle sfociando facilmente nella fantascienza.

Monte Pallano (1020mt) è l'ultimo rilievo che si sovrappone fra la Majella e il mare Adriatico e dall'altopiano sommitale è possibile controllare il territorio anche fuori della regione. La costruzione delle imponenti mura si ritiene avvenuta tra il IV e il V sec. a.C. da una popolazione sabellica a difesa del territorio, della popolazione e degli armenti.

La cinta misurava circa 4 Km e racchiudeva un territorio vasto più di 30 ettari, di questa rimangono 160 mt con un'altezza che supera i 5 mt. Sulla muraglia si aprono ancora due strette porte sormontate da grosse architravi monolitiche: “porta del Monte” e “porta del Piano”; quest'ultima presenta un doppio architrave fra i quali venivano calati dei tronchi per la chiusura. Le dimensioni delle aperture consentivano il passaggio di un solo uomo alla volta per consentire una facile difesa.

Monte Pallano, le mura megalitiche. Bomba, Chieti
Monte Pallano, le mura megalitiche

Pallanum ebbe un ruolo importante nella strategia difensiva dei confederati Italici che subirono la potenza romana durante le guerre sannitiche e quella Sociale.

Raggiunta la “Pax Romana” Pallanum non raggiunse mai il rango di “Municipio Romano” come la vicina Iuvanum, forse perché non più necessaria come fortezza alla potenza imperiale o, come qualcuno ipotizza, fu punita per aver dato rifugio ad Annibale.

Dal III secolo d.C. della misteriosa fortezza frentana non rimase che il ricordo dell'antico splendore e i resti delle possenti mura verranno frequentate solo durante le migrazioni delle greggi dirette vero il mare e i caldi pascoli pugliesi.

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