Altopiani, dal Sirente a Campo Imperatore

 

1° giorno)

La stretta e scoscesa Valle dell'Aterno, nei dintorni di Tione, offre poche possibilità di terreni coltivabili. Gli abitanti, per rimediare a questa carenza, all'inizio della Primavera compivano una sorta di transumanza verticale verso gli altopiani che sovrastano la valle.

Qui, a 1000 mt di altezza, sorgono le Pagliare di Tione, un agglomerato di poche case costruite intorno a un grande pozzo in pietra ricavato da un inghiottitoio da dove veniva attinta l'acqua scendendo due gradinate.

Per la prima giornata di fotografie ci recheremo in questo villaggio agro-pastorale già esistente dal 1400 per testimoniare una civiltà contadina unica nel suo genere.

Da questo altopiano il panorama è godibile in ogni direzione e spazia dal Sirente, che l'aria limpida dà la sensazione di poterlo toccare con mano, alla catena del Gran Sasso e alla Maiella, come dire due Parchi Nazionali e uno Regionale. Il silenzio irreale ti trasporta in un'altra epoca quando vivere a contatto della natura non era uno slogan.

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2° giorno)

Campo Imperatore è un altopiano di origine glaciale e alluvionale con altitudine media di 1800 mt, lungo 18 km e largo 8km è uno dei più vasti d'Italia. Il suo nome lo deve all'imperatore Federico II di Svevia che per primo lo chiamò Campo Imperiale.

L'altopiano è capace di offrire emozioni in ogni stagione sia che sia ammantato di neve o durante una tempesta, il momento che noi andremo a fotografare è quello delle sontuose fioriture che si susseguono in primavera. Non c'è una data precisa, a Campo Imperatore le stagioni hanno un andamento fuori del normale, nei primi giorni di giugno dovremmo trovare le fioriture di crochi, che spesso spuntano nelle macchie di neve ancora presenti, e mammole gialle. Ricercheremo nicchie ambientali assolate e riparate dai venti gelidi della notte per trovare fioriture anticipate.

La luce è sempre in continua evoluzione e gioca con le colline quasi completamente prive di alberi. Nelle inquadrature farà da sfondo l'onnipresente Corno Grande, sempre attorniato da nuvole in continua evoluzione e che si riflette nei laghetti attorniati del giallo dei ranuncoli.

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